STIAMO ARRIVANDO in ITALIA.
Anche questa missione finisce… finisce in Africa, ma continua in Italia dove dovremo tirare le somme di questa e dell’altra missione di settembre. Come spesso chiedo (ma spesso non ricevo riscontro) dovremmo mettere insieme le nostre esperienze, valutare le tante cose realizzate, positive, ma anche negative. Dare risposte concrete alle promesse fatte, ai progetti messi in cantiere… sì perché noi torniamo a casa, nelle nostre quotidianità fatte di tanto superfluo ed il rischio è di “dimenticarci” della sofferenza e povertà che abbiamo incontrato. Siamo tutti stanchi… io in particolare mi accorgo che gli anni si fanno sentire e dovrei dosarmi un po’… anche le mie compagne di viaggio hanno accusato la fatica e dovremo tenerne conto nelle prossime missioni. Ieri dopo una serena giornata di relax vissuta insieme al grand Marchè e poi in riva all’oceano qualcuno ha detto “… nelle prossime missioni dobbiamo prenderci una giornata così, per ricaricarci!”. E ha ragione, perché la stanchezza e il farsi prendere dalle cose rischia poi di non liberare la mente e di creare delle tensioni inutili. Nonostante tutto siamo contenti e direi soddisfatti. In questo clima di fine “campo scuola” abbiamo vari progetti da mettere in atto, ma non solo noi… tutti noi insieme.
– Dare continuità alla mensa per i bambini del villaggio di Vo Attive, gestita da Marc. Hanno cominciato già ad usare gli alimenti e i soldi che abbiamo donato, ma ora bisognerà continuare
– Sempre al villaggio di Vo Attive finanzieremo alcuni interventi di ernia, 4 o 5 cataratte, altri esami; tutte cose a cui le persone che ne usufruiranno non potrebbero accedere.
– Pozzo: dopo la delusione del mancato pozzo del villaggio di ATCHADE-KOPE ora costruiremo altri pozzi. Il primo a Medjanì: il “pozzo di Giobbe”, dal nome di un amico di Enrico che ha promesso di finanziarlo
– Progetto scuola al Villaggio della Gioia, per garantire a circa 40 bambini la possibilità di frequentare una scuola privata, nella quale possa essere garantita una migliore possibilità preparazione e conoscenza.
– Progetto Ferme: prevedere l’avvio di un’attività agricola in un appezzamento di terreno del VdG, nel quale a settembre è stato costruito un pozzo, grazie a finanziamenti avuti da Silvia Dragoni.
– Progetto sartoria, che ormai va avanti da solo.
– Aiuto a persone malate che ci sono state presentate dalla comunità di Cuori Grandi.
– Campagna di interventi gratuiti di Cataratta per adulti, ma soprattutto per bambini. Per quest’ultimi abbiamo già alcuni fondi.
– Programmazione di missioni future non solo sanitarie
L’elenco potrebbe allungarsi, ma mi fermo qui e ripenso ai tanti bambini che abbiamo incontrato, che ci hanno commosso, che avremmo voluto portarci a casa, i cui nomi ormai ci sono familiari e di famiglia. I bimbi aiutati a distanza.” Pierone” che con i suoi occhioni ti guarda e purtroppo non riesce a muoversi se non strisciando; Fatuma una bimba di pochi giorni, arrivata al VdG denutrita, incapace di mangiare, che alla fine è rifiorita grazie alla pazienza di Monica che l’ ha “abituata” a mangiare ed ora vedrà la vita meno in salita… Le due gemelline di Vo Attive anche loro malnutrite, la cui mamma è ipovedente per una cataratta e che abbiamo già in programma di far operare. Bambini meno poveri della scuola di Agoè che ieri mattina, ordinati e pazienti sotto il sole ci hanno voluto ringraziare per il dono del pozzo per la loro scuola, che permetterà loro di avere acqua pulita.
Come al solito devo chiudere questo resoconto… anche se il volo da Addis Abeba a Milano sarà ancora lungo è opportuno che provi a dormire un po’.
Grazie per la pazienza che avete avuto a seguirci, grazie se ci sosterrete, perché come dico sempre “le idee volano alte nel cielo, ma hanno bisogno di aiuti per diventare concretezze sulla terra!”