L’accesso all’acqua potabile dovrebbe essere un diritto primario per tutte le popolazioni del mondo. Purtroppo, in molti casi, la sua mancanza rappresenta un grave problema per le popolazioni che non riescono ad accedere ad acqua pulita e in maniera costante. In Togo, l’accesso all’acqua potabile può essere una sfida in alcune aree, specialmente nelle zone rurali. Sebbene ci siano sforzi in corso per migliorare la situazione, molte persone dipendono ancora da fonti d’acqua non sicure.
Le autorità locali e diverse organizzazioni non governative stanno lavorando per aumentare la disponibilità di acqua potabile e migliorare le infrastrutture.
Secondo un rapporto dell’OMS solo circa il 60% della popolazione in Togo ha accesso a fonti di acqua potabile sicure. Questa percentuale può variare notevolmente tra le aree urbane e rurali. Nelle città, l’accesso è generalmente migliore, mentre nelle zone rurali le persone possono fare affidamento su fonti meno sicure.
Gli sforzi per migliorare l’accesso all’acqua potabile sono in corso, ma ci sono ancora sfide da affrontare.
Il mancato o limitato accesso all’acqua ha un impatto devastante a livello sanitario. La mancanza d’acqua pulita e di pratiche corrette a livello igienico-sanitario provoca la diffusione di gravi malattie quali diarrea, colera, tifo e altre infezioni, che diventano inesorabilmente letali se non vengono curate in tempo. Basta pensare che l’acqua non pulita e la mancanza di igiene costituiscono una delle prime cause di morte nei bambini, per i quali disturbi come la diarrea possono risultare mortali. Le conseguenze della scarsità d’acqua sono inoltre gravissime per donne e bambine, a cui viene tradizionalmente assegnato il compito di ricerca dell’acqua, quasi sempre presso fonti non protette (fiumi stagionali, pozze, fonti non controllate e acquitrini). Gli effetti sociali sono disastrosi: minore tempo da dedicare ai figli, mancanza d’igiene domestica, minore tempo da dedicare alle attività produttive della famiglia, assenteismo scolastico.
Dal 2019 AVIAT in Togo ha realizzato oltre 30 pozzi in villaggi rurali soprattutto delle regioni Marittima e dei Plateaux
L’identificazione di un villaggio nel quale costruire un pozzo ci viene segnalata da nostri collaboratori togolesi o da religiosi che vivono in Togo.
A volte i volontari di AVIAT durante le consultazioni sanitarie incontrano persone che, oltre alle varie malattie, sono spesso affetti da parassitosi intestinale e la conclusione a cui si arriva è: si può donare il farmaco che debella i vermi per una volta, ma poi, se le persone non possono utilizzare acqua buona, dopo un mese saranno di nuovo da capo con l’intestino infestato e con una maggiore facilità ad essere aggrediti da malattie.
Nei villaggi la situazione è identica ed ogni giorno donne e bambini percorrono vari chilometri andata e ritorno per cercare acqua da bere e poi trasportarla in bidoni di fortuna o grossi bacili di latta alle capanne.
I bambini sono spesso le vittime più colpite dai germi portati dai batteri presenti nell’acqua insalubre in quanto hanno un sistema immunitario più vulnerabile.
La costruzione di pozzi o forage costituisce quindi una risposta immediata ed efficace ai bisogni primari delle comunità.
Se vuoi saperne di più su questo progetto, visita la pagina delle missioni.
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